tecnici e giuristi insieme: approfondimenti tecnico-giuridici sistematici

Tecnojus - Centro Studi tecnico-giuridici affronta in chiave interdisciplinare le relazioni tra il sistema di regole, con relative interpretazioni giurisprudenziali, e le attività professionali (progettazione, direzione lavori, collaudo, consulenze tecniche, di parte o d'ufficio...), assumendo il seguente principio ispiratore:

"si assoggettano a regola delle finalità da perseguire"

SERVIZI TECNOJUS

 

speciali redazionali attività edilizia libera: nuovo articolo 6 testo unico edilizia
Agenzia delle Entrate: agevolazioni fiscali in edilizia
legge 122/2010: SCIA e DIA in edilizia
d.p.r. 139/2010: autorizzazione paesaggistica con procedimento semplificato
l.r. 14/09: il piano casa della Regione Veneto

Speciale redazionale: LEGGE 122/2010

Commento Tecnojus

Riepilogo (sintesi) inerente le caratteristiche e le problematiche applicative (in edilizia) della Segnalazione Certificata Inizio Attività - SCI

Per riepilogare la "percezione" generale sulla novella legislativa dell'art. 19 della legge 241/90, si ritiene emblematica l'affermazione dell'ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani):

"L’entrata in vigore della segnalazione certificata di inizio attività – è emerso dai lavori della commissione – invece di semplificare il quadro normativo relativo alle procedure per avviare nuove attività ha creato invece delle farraginosità nel sistema, non specificando in quali settori deve essere applicata e creando un meccanismo di sovrapposizione alla vecchia Dia, sono nate in questo modo difficoltà di procedimento negli enti locali

News sulla SCIA

Continua la confusione sull'applicabilità o meno della SCIA in materia edilizia, tanto che sempre più spesso si sente parlare di babele normativa (cfr. incontro presso la casa dell'architetura di Roma) o babele procedimentale (cfr. professionearchitetto.it).

Diverse sono le istanze che provengono da diversi organismi istituzionali (ANCI Toscana), in primis la Regione Toscana che, a quanto pare, ha impugnato la SCIA avanti la Corte Costituzionale (ved. notizia sul sito della Regione ).

Quel che più conta, però, a nostro parere, è la babele applicativa: comune che vai ... una SCIA o DIA troverai (e pure diversa).

In alcuni casi si riscontrano applicazioni alquanto singolari perchè non sembrano derivare da interpretazioni del dettato normativo.

In gioco ci sono diverse pratiche edilizie, tra queste quelle legate agli interventi straordinari dei c.d. piani casa delle regioni: ci viene segnalato che alcuni comuni ritengono tali interventi subordinati esclusivamente a permesso di costruire ordinario, in quanto la DIA edilizia del testo unico sarebbe stata sostituita dalla SCIA, la quale sarebbe applicabile ai soli interventi edilizi minori.

Recentemente (il 14 ottobre) su Lexambiente del dott. Ramacci, è stato pubblicato un saggio del dott. Albanese,dal titolo "La SCIA non sostituisce la DIA regolata dal DPR 380/2001", secondo il quale:

In conclusione, la sostituzione automatica della disciplina della Scia a quella della Dia stabilito dal comma 4-ter dell’articolo 49 della legge 122/2010 non è applicabile alla materia edilizia regolata dal DPR 380/2001 per i seguenti motivi:

  • dall’interpretazione letterale della norma del comma 4-ter, regola fondamentale (art. 12 Preleggi) in tema di interpretazione delle leggi in uno Stato di diritto, secondo la quale la legge va interpretata anzitutto secondo il significato proprio delle parole e la connessione di esse (sul punto cfr. ex multis: TAR Puglia Bari, Sez. Mista, n. 2057, del 29 Agosto 2007; TAR Lombardia, Sez. II, n. 5658 del 6 novembre 2008; TAR Puglia Bari, Sez. I, n. 2901 del 5 luglio 2006; Consiglio di Stato, Sez. IV, n. 2762 del l’8 febbraio 2005; Consiglio di Stato ,Sez. IV, n. 2288 del 6 febbraio 2006; Consiglio di Stato Adunanza della Sez. II, Parere del 16 maggio 2001), si evince chiaramente che la SCIA sostituisce la “Dichiarazione di inizio attività” prevista dalla legge 241/1990, ma non sostituisce la “Denuncia inizio attività” disciplinata dal DPR 380/2001.
  • nella fattispecie non può non trovare applicazione il noto criterio ermeneutico applicativo in tema di norme sopravvenute, secondo cui: “lex posteriori generalis non derogat priori speciali”, (Cfr. ex multis: CGA Regione Sicilia, n. 360 e 361, del 4 luglio 2002; TAR Veneto, Sez. III, n. 4144 del 30 ottobre 2001; TAR Veneto, Sez. II, n. 5244 del 4 settembre 2002; TAR Veneto, Sez. I, n. 3343 del 13/06/2003; TAR Veneto, Sez. I, n. 2483 del 20 e 21 maggio 2004; TAR Veneto, Sez. I, n. 4364 del 22 giugno 2004; Consiglio di Stato, Sez. IV, del 18 maggio 2005, n. 4758; Consiglio di Stato, Sez. V, n. 4788 del 28 giugno 2004; TAR Calabria, sez. II, n. 416, del 15/04/2008; Consiglio di Stato, Sez. IV, 20 febbraio 2007, n. 2654; TAR Sicilia, Sez. III, 19 luglio 2005, n. 1591)

Commento Tecnojus

SCIA/DIA: l'asseverazione del progettista abilitato

A prescindere dal nomen iuris che deve assumere il regime edilizio residuale a quello dell'attività edilizia libera e al permesso costruire, ciò che connota l'istituto rimane la funzione riservata al progettista abilitato.

Va premesso che per progettista abilitato si deve intendere "iscritto all'albo", in quanto l'iscrizione a questo elenco di evidenza pubblica presuppone l'abilitazione (esame di Stato di cui all'art. 33, comma 5, della Costituzione) e il possesso degli altri requisiti richiesti per esercitare le c.d. professioni intellettuali regolamentate, ossia riservate a predeterminate categorie di professionisti.

L'asseverazione nasce con la legge 47/85, articolo 26, relativo alle opere interne, ovvero con quelle iniziative legislative di semplificazione ed accelerazione delle procedure amministrative, anche se nel settore edilizio-urbanistico la semplificazione sembra incentrata nel volere un soggetto responsabile penalmente e patrimonialmente, esterno alla Pubblica Amministrazione.

 

Commento Tecnojus

Perchè la SCIA non sostituisce anche il permesso di costruire?

Sembra una convinzione comune, e scontata, il fatto che la nuova SCIA non sostituisce il permesso di costruire. Se dubbio ci deve essere questo deve essere limitato alla DIA.

La ragione principale adotta per tale convincimento, pare la seguente:

a prescindere dall'enunciato dell'articolo 19 novellato, il comma 4-ter indica chiaramente che la disciplina della SCIA si sostituisce a quella della DIA e, quindi, si dovrà intendere sostitutiva dei soli atti di assenso che già erano stati sostituiti dalla DIA, e non anche di altri, aggiuntivi.

In altri termini la SCIA non ha comportato un'estensione del campo di applicazione rispetto al regime della DIA previgente.

Per quanto concerne l'edilizia, consegue che la SCIA avrebbe sostituito la sola disciplina della previgente DIA, peraltro limitatamente a quella prevista ai commi 1 e 2 dell'art. 22 testo unico edilizia, e non anche il permesso di costruire (secondo il noto parere ministeriale).

 

Commento Tecnojus a Cass. Pen. n. 32947 del 8-9-2010

DIA e regimi sanzionatori

Con la sentenza in commento il Supremo Consesso ha ritenuto fondato il ricorso dell'imputato secondo il quale "l'ordinamento non prevede l'applicazione di sanzioni penali nell'ipotesi di difformità parziale dalla DIA ritualmente presentata".

Secondo la S.C. la DIA prevista dal 3° comma dell'art. 22 del D.P.R. n. 380/2001, "non è istituto ontologicamente diverso da quello disciplinato dai due commi precedenti e differisce da esso soltanto in relazione agli interventi assoggettabili (alternativamente) alla procedura".

Questa annotazione della S.C. sembra contrastare con il parere dell'Ufficio Legislativo del Ministro per la Semplificazione Normativa in merito alla DIA/SCIA.

Commento Tecnojus

Breve excursus normativo sulla DIA, in particolare della DIA edilizia e loro caratteristiche peculiari

La denuncia di inizio attività nasce, come istituto di semplificazione, con la legge 241/90, articolo 19, istituto diverso da quello del silenzio assenso disciplinato dal successivo articolo 20, sempre della medesima legge.

Nel 1990 la DIA poteva sostituire l'atto di consenso soltanto per l'esecizio delle attività individuate da regolamenti, i quali dovevano anche decidere i casi in cui dette attività potevano darsi inizio immediatamente dopo la presentazione della denuncia, ovvero dopo il decorso di un termine prefissato dall'amministrazione competente alle verifiche d'ufficio.

Commento Tecnojus

Ancora sul rapporto tra SCIA e patrimonio culturale: esclusione - vanificata l'autorizzazione paesaggistica semplificata?

Il dibattito sulla SCIA diventa ogni giorno più incandescente rendendo sempre più netta la suddivisione tra sostenitorii e detrattori circa la sua applicazione in edilizia.

Che l'istituto di semplificazione generale abbia cambiato nome, non ci sono dubbi, così come non sembrano sussistano particolari dubbi che tale mutamento di nome abbia sostituito tutte le declinazioni DIA che esistevano nella normativa nazionale e regionale (quindi anche comunale, per quanto riguarda l'edlizia in considerazione dei contenuti del regolamento edilizio), e ciò per espressa previsone legislativa (cfr. comma 4-ter).

Commento Tecnojus

Quanti regimi edilizi esistono oltre alla SCIA?

In questa data (17-9-2010) ci arriva via email un documento su carta intestata della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministro per la Semplificazione Normativa, Ufficio legislativo, a firma del Cons. Giuseppe Chinè (capo di tale ufficio), ed indirizzato all'assessore regionale della Lombardia e per conoscenza agli uffici legislativi dei Ministeri dell'economica e delle finanze, per la pubblica amministrazione e innovazione e delle infrastrutture e dei trasporti, avente ad oggetto: Segnalazione certificata di inizio attività. Articolo 49 commi 4-bis e seguenti, legge n. 122 del 2010.

Il documento asserisce l'applicabilità della SCIA in solo luogo della DIA ordinaria (ex art. 22, commi 1 e 2, del testo unico edilizia), e non anche in sostituzione del permesso di costruire, della DIA alternativa e delle altre DIA eventualmente richieste dalle normative regionali in alternativa al permesso di costruire.

Commento Tecnojus

Legge 122/2010: la SCIA-DIA edilizia è possibile per gli interventi edilizi sul patrimonio culturale di cui al d.lgs. 42/04?

La disciplina generale contenuta nell'art. 19 della 241/90, ha sempre escluso che l'atto di consenso sia sostituito dalla DIA per le autorizzazioni di cui alle leggi 1089/39, 1497/39 e 431/85 (così il testo di cui all'art.2, comma 10, della legge 537/93), ovvero degli atti rilasciati dalle amministrazioni preposte alla tutela del patrimonio culturale e paesaggistico e dell'ambiente (così la novella delle leggi 15/05 e 80/05).

Se con legge 662/96 era escluso il riscorso alla DIA nel caso di immobili assoggettati alle disposizioni delle legge suddette (cfr. art. 4, comma 8, lett. a) legge 493/93 così come sostituito dalla legge 662/96), il testo unico edilizia dispone che la realizzazione degli interventi ammessi a DIA riguardanti immobili sottoposti a tutela storico-artistica o paesaggistica-ambientale, sia subordinata al preventivo rilascio del parere o dell'autorizzazione richieste dalle relative previsioni normative (cfr. art. 22, co. 6 del d.p.r. 380/01).

Commento Tecnojus

Edilizia: SCIA o DIA?

Il dibattito sorto in argomento, come noto, ha creato due indirizzi contrapposti: la SCIA si applica all'edilizia così com'è scritta nel novellato art. 19 della legge 241/90; la SCIA non può essere applicata così com'è scritta nella legge generale in quanto la disciplina edilizia è disciplina speciale che gode di una certa autonomia.

A derimere la questione dovrebbe pensarci l'attesa ed agoniata circolare ministeriale (la seconda), se mai arriverà.

In attesa dei chiarimenti ministeriali è possibile fare delle considerazioni, anzi sembra opportuno farle perchè la normativa è entrata in vigore per cui è necessario capire se va applicata o meno ed adottare, di conseguenza, un indirizzo possibilmente uniforme (ragionato, coerente, ecc..).

Occorre premettere ogni valutazione con una osservazione: la DIA edilizia ...

Commento Tecnojus

SCIA e responsabilità (penali) in capo ai soggetti - parte 1^

Il comma 6 del novellato articolo 19 della legge 241/90 recita "Ove il fatto non costituisca più grave reato, chiunque, nelle dichiarazioni o attestazioni o asseverazioni che corredano la segnalazione di inizio attività, dichiara o attesta falsamente l’esistenza dei requisiti o dei presupposti di cui al comma 1 è punito con la reclusione da uno a tre anni."

Commento Tecnojus

SCIA in edilizia e discrezionalità in capo alle PA

L'entrata in vigore della SCIA a scapito della DIA ha alimentato un acceso dibattito per quanto concerne la sua applicazione nella disciplina edilizia.

Addirittura si legge che la SCIA, forse nel presupposto che si tratti di un nuovo istituto, ha sostituito anche il permesso di costruire in quanto il suo rilascio dipende esclusivamente da riscontri oggettivi di conformità, essendo preclusa ogni discrezionalità.

Sul punto c'è chi ha ben chiarito che in materia edilizia non è preclusa la discrezionalità nell'ambito del permesso di costruire in quanto, verosimilmente, è sottesa in ogni valutazione.

Commenti Tecnojus

Relazione tra SCIA e DIA e la DIA edilizia

Con legge n. 122/2010 (entrata in vigore il 31-7-2010) è stato novellato l'articolo 19 della legge 241/90, col quale è stato innovato o sostituito l'istituto della DIA: dal 31 luglio l'articolo 19 suddetto disciplina la SCIA, Segnalazione Certificata di Inizio Attività e non più la DIA, Dichiarazione Inizio Attività (già Denuncia Inizio Attività).

sul sito BosettieGatti un documento sulla SCIA, commentato in fine da un redazionale che mette in evidenza la divisione esistente in dottrina circa l'applicabilità della SCIA in ambito edilizio: infatti secondo alcuni la disciplina della DIA nel testo unico edilizia è norma speciale che dovrebbe prevalere su quella generale.

 

secondo il governo (dott. Giuseppe Chini, Capo Ufficio Legislativo Ministro della semplificazione) la SCIA si applica anche in Edilizia (pdf articolo dal sito awn)

 

Approfondimenti Tecnojus

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RassegnaNews 1-2010

Principali novità normative nazionali e della Regione Veneto del primo semestre (gennaio-giugno) 2010

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DocumentoNews 4-2010

La SCIA, Segnalazione Certificata Inizio Attività

 

decreto legge 78/2010 - convertito in legge

legge 30/7/2010 n. 122 - G.U. n. 176 del 30/7/2010 s.o. 174

Il decreto legge in parola con relativi emendamenti approvati durante la conversione è diventato legge n. 122. Pertanto a far data dal 31 luglio:

  • l'ISPESL è stato abolito ed incorporato al'INAIL così come l'IPSEMA;
  • l'art. 19 della legge 241/90 è stato riscritto totalmente sostituendo la DIA con la SCIA (l'attività può essere iniziata contestualmente alla segnalazione, mentre il comune ha tempo 60 giorni per le verifiche).

 

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