tecnici e giuristi insieme: approfondimenti tecnico-giuridici sistematici

Edilizia - News

Commento Tecnojus

Permesso di costruire: differenza tra proroga e rinnovo

L'articolo 15 del d.p.r. 380/2001, testo unico edilizia, asserisce al comma 2 che:

Il termine per l’inizio dei lavori non può essere superiore ad un anno dal rilascio del titolo; quello di ultimazione, entro il quale l’opera deve essere completata non può superare i tre anni dall’inizio dei lavori. Entrambi i termini possono essere prorogati, con provvedimento motivato, per fatti sopravvenuti estranei alla volontà del titolare del permesso. Decorsi tali termini il permesso decade di diritto per la parte non eseguita, tranne che, anteriormente alla scadenza venga richiesta una proroga. La proroga può essere accordata, con provvedimento motivato, esclusivamente in considerazione della mole dell'opera da realizzare o delle sue particolari caratteristiche tecnico-costruttive, ovvero quando si tratti di opere pubbliche il cui finanziamento sia previsto in più esercizi finanziari.

Nella pratica succede che i termini suddetti non siano rispettati, tanto da far richiedere agli interessati delle istanze di proroga ovvero di rinnovo del titolo abilitativo edilizio, confondendo spesso i due concetti.

Infatti il concetto di proroga e il concetto di rinnovo sono, sotto il profilo amministrativo, diversi tra loro. A chiarire nuovamente i due concetti è intervenuta la recente sentenza del TAR Umbria del 15/9/2010, oggetto del presente commento.

 

Legge 122/2010 di conversione del decreto legge n. 78/2010

Art. 19: sanatoria catastale - identificazione catastale nei rogiti

Tra le disposizioni della legge 122/2010 risulta opportuno dare evidenza a quelle relative alla sanatoria catastale degli immobili non dichiarati o difformi (commi 8 e 9) e l'obbligo di identificazione catastale degli immobili negli atti notarili a partire dal 1 luglio 2010 (commi 14 e 15).

Per comodità si riportano le disposizioni suddette:

8. Entro il 31 dicembre 2010 i titolari di diritti reali sugli immobili che non risultano dichiarati in Catasto individuati secondo le procedure previste dal predetto articolo 2, comma 36, del citato decreto-legge n. 262, del 2006, con riferimento alle pubblicazioni in Gazzetta Ufficiale effettuate dalla data del 1° gennaio 2007 alla data del 31 dicembre 2009, sono tenuti a procedere alla presentazione, ai fini fiscali, della relativa dichiarazione di aggiornamento catastale. L'Agenzia del Territorio, successivamente alla registrazione degli atti di aggiornamento presentati, rende disponibili ai Comuni le dichiarazioni di accatastamento per i controlli di conformità urbanistico-edilizia, attraverso il Portale per i Comuni.

9. Entro il medesimo termine del 31 dicembre 2010 i titolari di diritti reali sugli immobili oggetto di interventi edilizi che abbiano determinato una variazione di consistenza ovvero di destinazione non dichiarata in Catasto, sono tenuti a procedere alla presentazione, ai fini fiscali, della relativa dichiarazione di aggiornamento catastale. Restano salve le procedure previste dal comma 336 dell’articolo 1 della legge 30 dicembre 2004, n. 311, nonché le attività da svolgere in surroga da parte dell’Agenzia del territorio per i fabbricati rurali per i quali siano venuti meno i requisiti per il riconoscimento della ruralità ai fini fiscali, individuati ai sensi dell’articolo 2, comma 36, del decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2006, n. 286, nonché quelle di accertamento relative agli immobili iscritti in catasto, come fabbricati o loro porzioni, in corso di costruzione o di definizione che siano divenuti abitabili o servibili all’uso cui sono destinati.

14. All'articolo 29 della legge 27 febbraio 1985, n. 52, è aggiunto il seguente comma:
"1-bis. Gli atti pubblici e le scritture private autenticate tra vivi aventi ad oggetto il trasferimento, la costituzione o lo scioglimento di comunione di diritti reali su fabbricati già esistenti, ad esclusione dei diritti reali di garanzia, devono contenere, per le unità immobiliari urbane, a pena di nullità, oltre all'identificazione catastale, il riferimento alle planimetrie depositate in catasto e la dichiarazione, resa in atti dagli intestatari, della conformità allo stato di fatto dei dati catastali e delle planimetrie, sulla base delle disposizioni vigenti in materia catastale. La predetta dichiarazione può essere sostituita da un’attestazione di conformità rilasciata da un tecnico abilitato alla presentazione degli atti di aggiornamento catastale. Prima della stipula dei predetti atti il notaio individua gli intestatari catastali e verifica la loro conformità con le risultanze dei registri immobiliari ".

15. La richiesta di registrazione di contratti, scritti o verbali, di locazione o affitto di beni immobili esistenti sul territorio dello Stato e relative cessioni, risoluzioni e proroghe anche tacite, deve contenere anche l'indicazione dei dati catastali degli immobili. La mancata o errata indicazione dei dati catastali è considerata fatto rilevante ai fini dell'applicazione dell'imposta di registro ed è punita con la sanzione prevista dall'articolo 69 del d.P.R. 26 aprile 1986, n. 131.

16. Le disposizioni di cui ai commi 14 e 15 si applicano a decorrere dal 1° luglio 2010. Nel rispetto dei princìpi desumibili dal presente articolo, nei territori in cui vige il regime tavolare le regioni a statuto speciale e le province autonome adottano disposizioni per l’applicazione di quanto dallo stesso previsto al fine di assicurare il necessario coordinamento con l’ordinamento tavolare.

Edifici civili (e progetti) "ESIGENZIALI-PRESTAZIONALI"

Arriva la certificazione acustica basata sul collaudo UNI 11367

Sulla stampa specializzata del 22 luglio viene data notizia che in autunno i nuovi edifici dovranno dotarsi anche della certificazione acustica oltre a quella energetica; così risulterebbe dalla bozza di decreto legislativo previsto dalla legge comunitaria per il 2009 (ved. news nella sezione "edilizia").

L'attestato di certificazione acustica, diversamente da quello energetico, determinerà la classe acustica dell'unità immoobiliare sulla base di un collaudo acustico redatto in base alla normativa di prossima pubblicazione, la UNI 11367.

La rispondenza ai requisiti minimi, pertanto, dovrà risultare da progetto (in applicazione delle UNI EN 12354 della norma UNI TR 11175) con riferimento all'isolamento di facciata, all'isolamento rispetto ai vicini - per urmori aerei e di calpesti - e all'isolamento degli impianti, requisiti che dovranno essere poi certificati a fine lavori.

Si ipotizzano costi di certficazione acustica "ben diversi rispetto a quelli di un certificato energetico (da cinque a dieci volte di più)".

 

Circolari dalle Agenzie

Agenzia delle Entrate

Circolare n.39/E del 1 luglio 2010, Risposte ad ulteriori quesiti relativi a deduzioni e detrazioni - tra cui risposte in merito alla detrazione IRPEF/IRES del 55% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici

Agenzia del Territorio

Circolare n. 2 del 9 luglio 2010: Attuazione del decreto legge 31 maggio 2010, n°78 - Art.19, comma 14. Prime indicazioni - sistema di elaborazione automatica nelle conservatorie dei registri immobiliari, obbligo di indicazioni catastali

 

Sicurezza cantieri

Il concetto di "capocantiere di fatto" - Cass. Pen. n. 20070/10

Con riferimento al d.lgs. 81/2008 "..le posizioni di garanzia relative ai soggetti di cui all'articolo 2, comma 1, lettere b) (datore di lavoro), d) (dirigente) ed e) (preposto), gravano altresì su colui il quale, pur sprovvisto di regolare investitura, eserciti in concreto i poteri giuridici riferiti a ciascuno dei soggetti ivi definiti”.

 

Commento Tecnojus

Efficacia dell'ingiunzione di demolizione opere abusive ed istanza dilatoria di accertamento di conformità

La vicenda: l'architetto del comune ingiunge la demolizione di un'opera abusiva, palesemente non "sanabile", emessa ai sensi e per gli effetti del combinato disposto dell'art. 27 e art. 31 del testo unico edilizia. All'89 giorno l'interessato presenta istanza di accertamento ai sensi dell'articolo 36 del medesimo, istanza destinata dunque ad essere respinta. Per il proseguo del procedimento di vigilanza il comandante della Polizia Locale, diversamente dall'intendimento dell'architetto (secondo cui l'ingiunzione rimane solo sospesa), asserisce sulla necessità di nuova ingiunzione la quale, di conseguenza, farebbe ripartire il termine di 90 giorni. Chi ha ragione, l'architetto o il comandante della Polizia Locale?

 

Procedimenti amministrativi

Collaudo statico ed agibilità degli edifici

Con l'entrata in vigore delle NTC di cui al dm 14 gennaio 2008 (1-7-09), "le finalità del collaudo statico previsto per le opere in conglomerato cementizio armato, normale e precompresso ed a struttura metallica, vengono estese a tutte le parti strutturali delle opere, indipendentemente dal sistema costruttivo e dal materiale impiegato".

Pertanto tutte le opere di ingegneria civile regolamentate dalle norme tecniche per le costruzioni, ossia tutte le costruzioni, nuove e/o esistenti, devono essere sottoposte a collaudo e "non possono essere poste in esercizio prima dell'effettuazione del collaudo statico".

 

Commento Tecnojus

Le asseverazioni/attestazioni esigibili dal professionista

Sono diverse le segnalazioni al nostro indirizzo inerenti la legittimità o meno di talune richieste di alcune Pubbliche Amministrazioni circa la pretesa di asseverazione o attestazione di fatti, stati e qualità al professionista, soprattutto laddove tali richieste diventano pregiudizievoli del procedimento (es. effetti sospensivi) e/o del provvedimento finale (rigetto).

Sul punto abbiamo ritenuto offrire alcune riflessioni di carattere generale nel commento a seguire, con riserva di ulteriore approfondimento e revisione.


Ordine Architetti P.P.e C. e FOAV-SCIA/DIA-Attività edilizia libera

Workshop di Verona (22 ottobre) e di Belluno (5 novembre)

Anche a Belluno, dopo Verona, gli architetti hanno numerosamente ed attivamente partecipato all'incontro di aggiornamento professionale organizzato dall'Ordine degli Architetti P. P. e C. provinciale in collaborazione con la Federazione degli Ordini degli architetti del Veneto (FOAV) e Tecnojus.

E' questo un segno evidente della volontà, dell'attenzione e della sensibilità:

  • dei Consigli degli Ordini e della Federazione di offrire agli iscrittti all'albo incontri di lavoro (workshop) su temi di attualità e in tempo reale (il c.d. just in time);
  • dei professionisti di conoscere e di confrontarsi con i temi della professione;
  • della categoria che presidia attivamente e propositivamente anche i profili argomentativi di tipo tecnico-giuridico relativamente ai temi e alle questioni professionali.

Sono incontri di lavoro perchè innovativa è la formula adottata: al massimo due relatori, relazioni incentrate sulle attività del professiniosta, conclusione dell'evento con delle proposizioni e con dei servizi (ulteriori) a supporto.

Tecnojus, infatti, ha fatto seguire la redazione di un documento di sintesi e di riepilogo concettuale a disposizione dell'Ordine e della Federazione (che sarà recapitato ai partecipanti), e la disponibilità di rispondere ai quesiti che gli stessi partecipanti potranno rivolgere e ricevere (esclusivamente) tramite il proprio Ordine organizzatore (Verona o Belluno).

GRAZIE

Veneto: l.r. 61/85, articolo 79-bis - incontro di aggiornamento

Vicenza 6 luglio 2010 - Le misure da predisporre nei progetti

 

 

 

Anthea S.p.A. in collaborazione con l'Ordine degli Ingegneri e l'Ordine degli Architetti, P.P. e C. della provincia di Vicenza, è promotrice dell'incontro di aggiornamento professionale sugli obblighi introdotti con l'articolo 79-bis della l.r. 61/85.

L'incontro è previsto per domani 6 luglio alle ore 16, presso il Palazzo Bonin-Longare, Corso Palladio, 13, su cortese disponibilità di Confindustria Vicenza, in particolare della Sezione Edili.

Relazioni: arch. Romolo Balasso - Tecnojus; arch. Matteo Piovan ed ing. Thomas Mazzoleni - Somain Italia S.p.A., Davide Martinello di Anthea S.p.A.

Il precetto legislativo impone l'adozione di misure preventive e protettive permanenti (in sede fissa), da predisporre in sede di progetto (quindi all'atto della presentazione dell'istanza di permesso di costruire, ovvero di presentazione della DIA), ai fini dell'esecuzione dei lavori in quota in condizioni di sicurezza (percorso di accesso, accesso, transito/sosta)..

L'obbligo legislativo grava su progettisti, costruttori/installatori.

La partecipazione è gratuita con registrazione obbligatoria per ovvie ragioni organizzative e di capienza della sala. Ultimo giorno utile per la registrazione.

 

Veneto: edificabilità (ampliamento fino a 800 mc) in zona agricola

Riflessioni dopo la nota regionale 25.3.10 prot. n. 169673

L'ampliamento degli edifici residenziali in zona agricola, fino ad un massimo di 800 mc compreso il volume esistente, ancora fa discutere gli addetti ai lavori in seguito alla nota della Direzione Affari Legislativi della regione, a firma della dirigente, secondo la quale la volontà del legislatore veneto non è quella data dalle sentenze TAR Veneto n. 1353/09 e Consiglio di Stato (a conferma) n. 798/10: gli ampliamenti fino a 800 mc sarebbero "liberalizzati" dai vincoli oggettivi e soggettivi propri delle zone agricole.

Un saggio giuridico reperibile in siti giuridici d'ambito regionale, oltre ad affrontare la questione delle norme transitorie poste dall'articolo 48 della l.r. 11/04, bene argomenta l'intera vicenda auspicando l'intervento del legislatore regionale (il quale dovrà dimostrare coerenza con le proprie scelte di principio).

 

Guide per la Sicurezza

ITACA: guida operativa per la sicurezza degli impianti

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nella seduta del 27 gennaio scorso ha licenziato la "Guida Operativa per la Sicurezza degli Impianti - Impianti Elettrici, predisposta dal Gruppo di Lavoro "Sicurezza Appalti" presso ITACA.

Il manuale rappresenta un valido strumento dedicato agli impianti elettrici, sviluppato per le stazioni appaltanti e rivolto anche a tutti i soggetti interessati (progettisti, imprese e cittadini) per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro e negli ambienti di vita sui possibili pericoli derivanti dall'utilizzo di detti impianti, con riferimento al DM 37/2008.

Il GdL Itaca ha in programma il completamento del tema attraverso lo sviluppo di guide dedicate ad ambienti a maggior rischio (locali ad uso medico, ambienti a rischio incendi, ecc.).

 

  Cap. 1 - norme generali
  Cap. 2 - cantieri
  Cap. 3 - Locali contenenti bagni e docce

Leggi regionali per la sicurezza (lavori in quota)

Anche la Liguria approva una propria legge regionale

Dopo la Toscana (L.R. 1/2005 e regolamento DPGR 62/R-2005), la Provincia di Trento (L.P. 22/91 integrata con L.P. 3/07 e regolamento attuativo 15.2.08), il Veneto (L.R. 61/85 integrata con L.R. 4/08 e regolamento attuativo DGR 2774/09), anche la Liguria approva una propria legge riportante "Norme per la prevenzione delle cadute dall'alto nei cantieri edili". E' la legge 15-2-2010, n. 5.

In Lombardia, invece, le norme sono contenute nella proposta regionale di regolamento d'igiene che vari comuni hanno adottato in via autonoma od integrando il proprio regolamento edilizio.

Anche nel caso ligure responsabilizzati i progettisti ai quali è riservato il compito di garantire il rispetto della legge con "apposita attestazione".


Sito Pausania del prof. Paolo Urbani

Vincoli conformativi e sostanzialmente espropriativi

Sul sito del noto giurista due decisioni del Giudice Amministrativo che ben rispecchiano la nebulosa concettuale che ancora incombe sulla qualificazione dei vincoli urbanistici

Il Tar Veneto accoglie il ricorso della parte attrice la quale lamenta che il vincolo apposto alla propria area è da qualificarsi come espropriativo e non come meramente conformativo.Il Tar Venezia muove dall’assunto, errato, che la delibera impugnata sia nella fattispecie  null’altro se non la reiterazione di un vincolo espropriativo, giacchè parrebbe limitare l’edificabilità di 0.15 mc/mq al solo 20% della proprietà imponendo l’inedificabilità assoluta del rimanente 80% con l’obbligo di cessione al comune. (dec. n. 775/2005)

Il Consiglio di Stato contrariamente al Tar Venezia, respinge il ricorso di parte attrice in primo grado sull’assunto che il comune, non solo non ha limitato l’edificabilità al 20% delle aree oggetto di intervento bensì la cessione dell’area al Comune (pari all’80% ) non incide minimamente sulle volumetrie realizzabili, le quali dovranno essere concentrate, come avviene normalmente nei comparti, su una porzione di area pari al 20%. Pertanto, riassumendo, la capacità edificatoria è espressa dalla totalità dell’area la quale tuttavia dovrà essere concentrata sul 20% dell’estensione e cessione al comune del rimanente 80%. (dec. n. 216/2010)

 


Veneto: impianti solari termici e fotovoltaici

L.R. n. 10 del 22 gennaio 2010 - BUR n. 8/2010

Su invito trasmessoci via Facebook da una professionista architetto, cogliendo quanto suggerito, iniziamo segnalando che sul BUR n. 8 del 26/01/2010, risulta pubblicata la L.R. 22-01-2010, n. 10, avente ad oggetto "Disposizioni in materia di autorizzazioni e incentivi per la realizzazione di impianti solari termici e fotovoltaici sul territorio della Regione del Veneto".

L'articolo 1 (finalità) precisa che la legge "disciplina i procedimenti autorizzativi relativi agli impianti solari termici e fotovoltaici, nonché la concessione di incentivi per la realizzazione dei medesimi impianti, al fine di contribuire allo sviluppo delle fonti rinnovabili di energia e al raggiungimento dell’obiettivo nazionale di riduzione dell’emissione di gas a effetto serra".

La legge è entrata in vigore il 20 febbraio u.s. (data di entrata in vigore della legge 12/2010 BUR n. 15-1/2010 del 19-2-2010).


Incentivi per l'efficienza energetica - detrazione del 55%

DM 26 gennaio 2010 - aggiornati i requisiti tecnici

Con il decreto 26 gennaio 2010, pubblicato in G.U. n. 35 del 12 febbraio 2010, è stato aggiornato il precedente decreto 11 marzo 2008 relativamente ai requisiti tecnici per beneficiare della detrazione fiscale del 55%.

A breve un approfondimento Tecnojus. Nel frattempo suggeriamo il riepilogo disponibile sul sito dell'ANCE.


Attestati di certificazione e di qualificazione energetica

Legislazione sempre più confusa - proposta evento

Il rendimento energetico degli edifici (o prestazione energetica o efficienza energetica), parametro fondamentale per "misurare" risparmi energetici e comfort conseguibili, tiene banco in ragione di una normativa tutt'altro che semplificata.

Come noto il testo unitario dapprima presente nella legge 10/91 e sul suo regolamento attuativo, il d.p.r. 412/93, validi per tutta Italia, è stato dapprima inserito, in parte, nel testo unico edilizia (d.p.r. n. 380/01), poi, in seguito alla direttiva europea 2002/91/CE, ha dato vita al d.lgs. 192/2005 (modificato/integrato più volte, la più siginificativa delle quali è, forse, quella contenuta nel d.lgs. 311/06) che ha abrogato esplicitamente degli articoli della legge 10/91 ma non anche i medesimi trasposti nel testo unico edilizia.

Tuttavia la normativa nazionale del d.lgs. 192/05 non è l'unica che regola la materia: infatti il recepimento della direttiva europea è ammesso a livello "locale", ossia regionale, tant'è che alcune regioni e province autonome sono intervenute con proprie disposizioni a riguardo.

L'entrata in vigore a tempo delle disposizioni relative alla certificazione energetica (art. 6), i ritardi di emanazione dei decreti attuativi (art. 4), la presenza di attestati di certificazione e di attestati di qualificazione, la previsione di linee guida nazionali non sono l'unica complicazione normativa: infatti ad un certo punto il legislatore è interventuo anche con disposizioni omnibus e/o temporanee (ovvero nelle more di emanazione di altri provvedimenti).

Risultato: crescita esponenziale della confusione sia sulla funzione degli attestati previsti, in parte sui loro contenuti, sull'intreccio dei relativi procedimenti e sui soggetti obbligati/abilitati o competenti (chi fa cosa, come e quando).

Oggi ci si ritrova dunque con una normativa nazionale suddivisa in varie disposizioni quali: legge 10/91, d.p.r. 412/93, d.p.r 380/01, d.lgs. 192/05 e s.m.i. (d.lgs. 311/06, legge 133/08), legge 244/07 (art. 1, co. 288 e art. 2, co. 282), d.lgs. 115/08, d.p.r. 59/09, DM 26.6.09 (linee guida nazionali).

Per le regioni nelle quali già esisteva ed esiste una propria normativa in materia forse la confusione aumenta in quanto le norme nazionali richiedono un loro "ravvicinamento" graduale alle disposizioni statali al fine di garantire "esercizi unitari" (ricordiamo che la direttiva ammette metodologie differenziate a livello regionale).

Su segnalazione di un tecnico comunale, Tecnojus, ha approfondito le tematiche e può renderle diponibili nelle forme consuete qualora vi siano soggetti istituzionali disponibili a patrocinare le iniziative. In questo caso è sufficiente segnalare al nostro indirizzo email (info@tecnojus.it) una disponibilità in tal senso.


Veneto: art. 79-bis L.R. 61/85

Prime riflessioni sulla disposizione normativa regionale

Anche il Veneto, dopo Toscana e Provincia di Trento, ha reso obbligatorio prevedere nei progetti allegati alle istanze dei titoli abilitativi edilizi ovvero delle dichiarazioni di inizio attività, idonee misure preventive e protettive per l'accesso, il transito e l'esecuzione dei lavori di manutenzione in quota in condizioni di sicurezza.

Come ogni normativa anche quella regionale in esame si presta a diverse interpretazioni: iniziamo da oggi la pubblicazione di alcuni commenti/riflessioni, richiedendo anche il contributo dei lettori (scrivete le vostre riflessioni e/o opinioni a info@tecnojus.it).

 

Legge 18 giugno 2009, n. 69

Procedimento amministrativo e responsabilità dirigenziale

La legge in parola, Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione,la competitività nonché in materia di processo civile, è entrata in vigore il 4 luglio u.s. apportanndo significative innovazioni in materia di procedimento amministrativo disciplinato dalla legge 241/90.

Tra le novità più significative:

Tecnojus sta predisponendo un dossier dedicato all'argomento che sarà accessibile nel nuovo sito del centro studi (in fase di ultimazione); si rende disponbile il testo coordinato della legge.


Notizie ... dalla rete

Sito web "EDILIO": Sicurezza cantieri, certificazione energetica

Riteniamo aggregare in WebTecnojus notizie di particolare pregio relativamente ad argomenti considerati dal Centro Studi.

Da Edilio (www.edilio.it):

Circolare ministeriale 30/10/2009 - sicurezza cantieri

Solo CSE nei cantieri non complessi (art. 90, comma 11)

Tra i chiarimenti emerge che il CSE deve essere designato non prima dell'affidamento dei lavori bensì contestualmente all'incarico di progettazione al fine di poter svolgere i compiti di CSP, che sono propri di quella fase, compreso il coordinamento di cui alla lettera b-bis dell'art. 91.

Commento Tecnojus

Sicurezza cantieri: d.lgs. 81/08

Il responsabile dei lavori dopo il d.lgs. 106/09

Con il dl.lgs. 106/09, entrato in vigore il 20 agosto scorso, il legislatore ha novellato la definizione del responsabile dei lavori. Secondo una certa linea di pensiero, però, ...

Cassazione Penale e sicurezza del lavoro

Responsabilità committente per utilizzo operai improvvisati

Fonte: Studio Cataldi - articolo di Cristina Matricardi - avvocato civilista

La Quinta Sezione Penale della Corte di Cassazione (Sent. n. 36581/2009) ha stabilito che il proprietario dello stabile che ha commissionato i lavori non a una ditta specializzata ma a un operaio, ne è responsabile, se non ha adottato tutte le misure antinfortunistiche.

Regione Veneto - "normativa d'agosto"

Inquinamento luminoso - L.R. 7 agosto 2009 n. 17

Sul BUR n. 65 del 11-8-09, pubblicate le nuove norme per il contenimento dell'inquinamento luminoso, il risparmio energetico nell'illuminazione per esterni e per la tutela dell'ambiente e dell'attività svolta dagli osservatori astronomici.

La legge è entrata in vigore il 26 agosto per cui sono efficaci i previsti obblighi di autorizzazione comunale e di progettazione illuminotecnica per impianti di illuminazione esterna sia pubblici che privati.

Commento Tecnojus

Piani casa delle regioni - tutto tace oppure gran fermento?

Il 2010 sarà l'anno dei piani casa? Ci sono ancora cosa da fare?

Il 2009 è stato caratterizzato dalle legislazioni regionali chiamate (impropriamente) "piani casa", quali misure incentivanti l'avvio di attività edilizie in questo particolare momento storico.

Eccetto alcune ritardatarie, buona parte delle regioni sono intervenute con la loro legge dove, almeno in alcune di esse, i Comuni assumono (ed hanno assunto) un ruolo fondamentale.

Dopo la consueta "inflazione informativa" iniziale si ha sentore di una situazione "molto dormiente", eccetto notizie sparse quà e là aventi ad oggetto uno scambio di accuse: la più ricorrente imputa alle deliberazioni comunali l'imposizione di paletti disincentivanti, ancorchè finalizzati alla tutela del territorio.

L'eccesso di informazione e di iniziative, forse entrambe troppo spesso unidirezionali, possono aver creato della confusione o dei convincimenti errati, di quì l'esigenza, a nostro avviso, di riprendere l'argomento piani casa con delle "proposte congiunte" da porre sul "mercato".

La stessa babele informativa ha, forse, concentrato l'attenzione sui "contenuti" del piano casa (ampliare gli edifici esistenti di una certa quantità volumetrica, secondo talune modalità e via elencando) asserendo che tali "piani casa" sono misure di sostegno al settore delle costruzioni particolarmente interessato dalla crisi economico-finanziaria; poco o nulla sembra si sia detto sulle motivazioni e sui vantaggi a beneficio di chi esegue l'ampliamento in deroga.

Ciò ha generato diversi interrogativi, tra questi alcuni fanno riflettere: la quota ampliativa in deroga è così forte da catturare l'interesse al punto da vincere ogni resistenza? Vi sono dei "vantaggi" che possono diversamente motivare l'iniziativa edilizia nei promotori (cioè i committenti)?

La "contrazione" della domanda e, conseguentemente, dell'offerta, avrà le sue ragioni sia generali che specifiche ma, presumibilmente, prescindono da un fattore determinate: il bisogno di case/alloggi. In altri termini non sembra possibile che la domanda di case sia drasticamente diminuita se sussistono bisogni pregressi, correnti e futuri.

Non sembra poter ricondurre la limitazione della domanda alla sola "attesa di tempi migliori": la crisi generale ha sicuramente diminuito sensibilmente le disponibilità finanziarie ma forse si è anche sommato una "trasformazione radicale" della domanda stessa (edilizia di qualità).

Il compito degli addetti ai lavori (professionisti, imprese e banche da una parte, Pubbliche Amministrazioni dall'altra), a nostro avviso, deve riguardare la proposizione di un'offerta qualificata orientata al reddito e ai flussi finanziari.

A tal fine, per quanto concerne il Veneto, Tecnojus sta collaborando con alcuni organismi istituzionali per avviare un ciclo di tavole rotonde e seminari formativi. Si pensa di iniziare con eventi dove poter analizzare alcune domande, tra le quali le più ricorrenti sono:

  • può il Comune escludere l'applicazione degli ampliamenti in deroga alle prime case di abitazione che la regione ha riservato a sè?
  • risulta ammissibile un intervento di ampliamento in deroga su un edificio esistente da demolire e ricostruire? Come si devono qualificare i due interventi? E' ristrutturazione edilizia?
  • come incidono le Norme Tecniche per le Costruzioni, le misure preventive e protettive per i lavori in quota (art. 79-bis) e gli attestati di certificazione (ACE) e di qualificazione (AQE) sugli interventi in deroga e sugli edifici esistenti?
  • quali approcci ed attenzioni da parte dei professionisti a fronte delle dichiarazioni ed attestazioni richieste?


Regime delle distanze in edilizia

Quali sono le norme integrative del codice civile?

Soprattutto con riferimento al piano casa delle regioni, si ritiene utile segnalare un sito dove viene trattato l'argomento in oggetto con riferimenti giurisprudenziali. Tecnojus sta redigendo un dossier in merito al regime delle distanze in edilizia (entro fine novembre)

I "piani casa" delle Regioni e dei Comuni

Sull'opportunità di un piano comunicativo ai cittadini

Buona parte del successo delle iniziative normative e degli sforzi deliberativi da parte dei Comuni (anzi forse soprattutto da parte di questi) dipenderanno dal grado di conoscenza delle possibilità che vengono offerte con i piani casa. Per cui occorre pensare ...

in G.U. n 180 del 5-8-09 s.o. n. 142

Approvato il d.lgs. n. 106 correttivo del d.lgs. 81/08

Approvate definitivamente dal Consiglio dei Ministri le modifiche al d.lgs. 81/2008. Molte le modifiche rispetto alla versione approvata il 27 marzo u.s.- Ora il decreto passa alla firma del Presidente della Repubblica per poter essere promulgato e pubblicato in G.U. - A breve pubblicheremo un approfondimento in merito.

Legge comunitaria 7 luglio 2009, n. 88 - in vigore dal 29-8

Requisiti acustici edifici - sospesa temporanea della disciplina

Nella Gazzetta Ufficiale n. 161 del 14 luglio u.s., supplemento ordinario n. 110, pubblicata la legge comunitaria 7 luglio 2009, n. 88. Tra le misure la deliega al Governo per il riordino della disciplina in materia di inquinamento acustico. In attesa del riordino della materia, la legge prevede (ved. art. 11, comma 5) la disciplina relativa ai requisiti acustici passivi degli edifici e dei loro componenti di cui all'art. 3, co. 1, lett. e), della legge 447/95 (e dpcm 5.12.1997) non trova applicazione nei rapporti tra privati e, in particolare, nei rapporti tra costruttori-venditori e acquirenti di alloggi sorti successivamente alla data di entrata in vigore della legge. In altre parole sembra che sussista l'obbligo di rispettare le norme in sede di progettazione e costruzione, solo che la loro violazione non è più sanzionata.

Certificazione energetica degli edifici - d.m. 26-06-2009

Pubblicate le Linee Guida Nazionale - attestato di certificazione

In Gazzetta Ufficiale n. 158 del 10-7-2009 risulta pubblicato il decreto del ministero dello sviluppo economico del 26 giugno 2009 avente ad oggetto "Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici" . La loro entrata in vigore è prevista nel termine ordinario (art. 73, co. 2 Cost.), ovvero il 15 giorno successivo a quello di pubblicazione. Dal 25.7.09, pertanto, scatta il regime "transitorio" stabilito all'art. 11, comma 1-ter del d.lgs. 192/2005 come integrato dal d.lgs. 311/2006.

Certificazione energetica

D.lgs. 192/2005: pubblicato in G.U. il primo decreto attuativo

Nella Gazzetta Ufficiale n. 132 del 10 giugno 2009 è stato pubblicato il D.P.R. 3 aprile 2009 n. 59, il primo dei decreti attuativi del d.lgs. 192/05 sulla certificazione energetica, che definisce i criteri generali, le metodologie di calcolo e i requisiti minimi per la prestazione energetica degli edifici, degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva, per la preparazione dell'acqua calda per usi igienici sanitari e, limitatamente al terziario, per l' illuminazione artificiale degli edifici di cui all'articolo 4, comma 1, lettere a) e b), del Dlgs n. 192/2005 e successive modifiche e integrazioni...

Sito Bosetti & Gatti

Piscine e regime pertinenziale - grautità o meno

Sul sito del noto sutido Bosetti & Gatti è possibile scaricare uno studio relativo alla questione piscine e al regime di riferimento in relazione alla loro qualificazione o meno di pertinenza, argomento di costante presenza anche per la grauità o meno dal contributo.

Il Sole 24 Ore online

Risparmio energetico: ecco come fare la detrazione del 55%

Sul sito del noto Quotidiano viene dedicata una pagina in argomento in seguito alla predisposizione, da parte dell'Agenzia delle Entrate, del modello che i contribuenti dovranno utilizzare per beneficiare della detrazione.

Agenzia delle Entrate

Nuova disciplina dell'IVA - si versa quando si incassa

L'Agenzia delle Entrate ha già predisposto una circolare (n. 20/E) in materia di esigibilità dell'IVA al momento dell'effettiva riscossione del corrispettivo, come stabilito dal decreto legge n. 185/2008 convertito in legge n. 2/2009.

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Sul c.d. "piano casa": il punto su iniziative ed intese

Il tragico evento sismico dell'Abruzzo non sembra essersi limitato a dar maggior impulso ad alcune iniziative governative, quali il piano casa (che deve integrarsi con i provvedimenti sulla ricostruzione), bensì anche l'apertura di una "grande stagione di riforma strutturale della complessa normativa in materia edilizia e urbanistica" e dei cambi di rotta:...

Consiglio dei Ministri del 27-03-2009 RINVIATO AD AGOSTO

Approvato schema decreto correttivo/integrativo d.lgs. 81/08

La news proviene direttamente dal sito del Ministero del Lavoro, dal quale è possibile scaricare un comunicato. Sul web girano alcune versione del testo approvato, apparentemente simili. Tutte concordano che risulta modificata la definizione del responsabile dei lavori e che ...

I.S.P.E.S.L. convegno nazionale 12 marzo 2009 su d.lgs. 81/2008

Pubblicati gli atti del convegno nazionale sul sito dell'Istituto

La news ISPESL del 25 marzo informa che sono pubblicati gli atti relativi al convegno nazionale sul testo unico sicurezza svoltosi a Messina. Per quanto di interesse in questa sede si offre il download di un estratto relativo ai cantieri. Rileva che per i lavori privati il responsabile dei lavori è nomina facoltativa, non sussiste automatismo fino a chiarimenti in merito.

Corte Suprema di Cassazione

Relazione n. 16/2009: forme di tutela del contraente debole

Sul sito della Corte Suprema di Cassazione, sezione "Servizio novità", è possibile scaricare la relazione n. 16 del 9 febbraio 2009, curata dall'Ufficio del Massimario e del Ruolo, avente ad oggetto "forme di tutela del contraente debole". Si tratta di uno studio articolato ed esaustivo..

Giunta Regionale del Veneto

Via libera al disegno di legge per sostenere l'edilizia

La giunta veneta crede necessario promuovere misure per il sostegno del settore edilizio attraverso interventi finalizzati al miglioramento della qualità abitativa per preservare, mantenere, ricostruire e rivitalizzare il patrimonio edilizio esistente, oltre che per favorire l’utilizzo delle fonti di energia rinnovabile (promuovere le tecniche di bioedilizia)... fonte: Regione.

Riunione dei ministri di Ecofin

IVA ridotta al 10% per ristrutturazioni: diventa permanente

Il regime provvisorio per l'iva ridotta applicata alle ristrutturazioni edilizie scadeva nel 2010, ma dall'Ecofin arriva il nulla osta di trasformare da temporaneo a permanente tale regime ridotto. Fonte: RaiNews24

Ministero Infrastrutture - Circolare 2 febbraio 2009 n. 617

Istruzioni per applicazione nuove norme tecniche costruzioni

Sul supplemento ordinario n. 27 della Gazzetta Ufficiale n. 47 del 26-2-2009 pubblicata la circolare esplicativa delle norme tecniche per le costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio 2008, fermo restando la proroga del regime transitorio al 30 giugno 2010 (così testo definitivo d.l. n. 207/08)

Agenzia delle Entrate - Risoluzione 41/E del 17 febbraio 2009

Applicazione IVA ridotta al 10% per ristrutturazione urbanistica

La risoluzione dell'Agenzia delle Entrate affronta i casi di recupero edilizio subordinati all'applicazione dell'aliquota IVA ridotta (10%), ed in particolare per interventi di ristrutturazione urbanistica. La risoluzione esemplica tale categoria di interventi..

ULSS n. 6 Vicenza - sicurezza nei luoghi di lavoro

Quadro di raffronto tra d.lgs. 81/2008 e normativa previgente

Il Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro, Dipartimento SPISAL dell'ULSS 6 Vicenza diretto dal dott. Piz, rende disponibile sul proprio sito un quadro di raffronto tra d.lgs. 81 e normativa previgenre (link esterno).

Sicurezza cantieri d.lgs. 81/2008

Responsabile dei lavori: figura obbligatoria o facoltativa?

In merito all'argomento Tecnojus anticipa alcune riflessioni su alcuni soggetti, quali il committente, l'esecutore e, soprattutto, il responsabile dei lavori. Quest'ultima è una figura controversa per la quale si attendono chiarimenti ufficiali.

 

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