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Approfondimenti, valutazioni,
analisi e risorse per la conoscenza e l'orientamento delle prestazioni professionali nella cultura della responsabilità. D.lgs. 8 aprile 2008 n. 81

Fascicolo

Allo scopo di di essere preso in considerazione all'atto di eventuali lavori successivi sull'opera, fatta eccezione per gli interventi di manutenzione ordinaria (così come definiti nel testo unico edilizia ved. ), risulta obbligatoria la redazione del fascicolo contenente le informazioni utili ai fini della prevenzione e della protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori (art. 91, comma 1, lett. b), e comma 2).

Il fascicolo deve avere i contenuti prescritti (allegato XVI) ed essere redatto tenendo conto:

Il fascicolo predisposto la prima volta a cura del coordinatore per la progettazione, è eventualmente modificato nella fase esecutiva in funzione dell’evoluzione dei lavori ed è aggiornato a cura del committente a seguito delle modifiche intervenute in un’opera nel corso della sua esistenza. Per interventi su opere esistenti già dotate di fascicolo e che richiedono la designazione dei coordinatori, l’aggiornamento del fascicolo è predisposto a cura del coordinatore per la progettazione.

Per le opere di cui al D.Lgs. n. 163 del 12 aprile 2006 e successive modifiche, il fascicolo tiene conto del piano di manutenzione dell’opera e delle sue parti, di cui all’articolo 40 del Decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999, n. 554.

Il fascicolo accompagna l’opera per tutta la sua durata di vita.

Allegato II al documento UE 26 maggio 1993

FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DEL CANTIERE

Modello (settembre 1993).

I. Introduzione.

Il coordinatore designato dal committente, nella fase di allestimento del cantiere e' tenuto ad approntare un fascicolo in cui vanno registrate le caratteristiche dell'opera e gli elementi utili in materia di sicurezza e di igiene da prendere in considerazione all'atto di eventuali lavori successivi.

In altre parole, oltre al registro del cantiere, soggetto ad un aggiornamento permanente, vanno precisate la natura e le modalita di esecuzione di eventuali lavori successivi all'interno o in prossimita' dell'area del cantiere, senza peraltro pregiudicare la sicurezza dei lavoratori ivi operanti. In senso lato si tratta quindi di un piano per la tutela della sicurezza e dell'igiene, specifica ai lavori di manutenzione e di riparazione dell'opera, purche' tali lavori non facciano parte dell'elenco dei "lavori autonomi" concomitanti alla fase di apertura di un cantiere. Il "fascicolo con le caratteristiche dell'opera" (denominato nel testo "fascicolo") assumera' la forma di schede di controllo. ripartite in sezioni che potranno essere modificate a piacere dai singoli Stati membri.

II. Precisazioni sul "fascicolo".

Il "fascicolo" comprende due capitoli :

Nel capitolo A - manutenzione dell'opera - si elencano sia i pericoli che eventualmente possono presentarsi nel corso di lavori successivi sia i dispositivi e/o i provvedimenti programmati per prevenire tali rischi.

Nella parte B - equipaggiamenti in dotazione dell'opera - compare un riepilogo della documentazione tecnica a cui si aggiungono istruzioni per interventi di emergenza.

Il "controllo" viene definito compiutamente nella fase di pianificazione ed eventualente modificato nella fase esecutiva in funzione dell'evoluzione del cantiere. Dopo la "consegna chiavi in mano" dell'opera il "controllo" e' aggiornato dal committente, nella fattispecie tutte le modifiche intervenute in un'opera nel corso della sua esistenza sono annotate nel capitolo C - dotazione.

III. Istruzioni per la redazione e la compilazione del "fascicolo".

Per la parte A - "... manutenzione dell'opera":

Per le voci corrispondenti il formulario assume la forma di schede di controllo, compilate separatamente per i lavori di revisione (parte A.1) e per i lavori di sanatoria e di riparazione (parte A.2).

Nell'intestazione della scheda e' riportata la denominazione dell'opera. Generalmente tali schede di controllo si prestano non soltanto per le costruzioni di edifici ma anche per la costruzione di ponti, dighe e altre opere di ingegneria civile.

Nella parte A.1 come pure nella parte A.2 le colonne 1, 2, 3, 4, 6, 7 e 8 sono compilate gia' nella fase di pianificazione, mentre la colonna 5 puo' esserlo anche in tale fase, previo accordo da parte del committente, ma normalmente va compilata allatto della "consegna chiavi in mano".

Le schede di controllo relative alle parti A.1 e/o A.2 differiscono unicamente nella colonna 1. Le colonne restanti conservano lo stesso titolo. Mentre nella parte A.1 - "lavori di revisione" - la colonna 1 riporta l'elenco dei vari compartimenti dell'opera, nella parte A.2 - "lavori di sanatoria e di riparazione" - vengono indicati tutti i corpi di mestiere che possono interessare in tale campo i singoli compartimenti. Questo tipo di elenco dei corpi di mestiere trova la sua logica giustificazione nella possibilita' di individuare immediatamente gli eventuali rischi indotti da futuri interventi e nello stesso tempo di offrire soluzioni specifiche idonee. Contemporaneamente si ottiene un quadro di insieme piu' rispondente, nel senso che nella colonna 5, alle voci corrispondenti ai lavori da affidare ai singoli corpi di mestiere si affianca il nominativo delle imprese incaricate di tali lavori.

Gli elenchi riportati nella colonna 1 del presente documento sono puramente indicativi e non pretendono affatto di essere esaustivi.

Nella fase di adozione del fascicolo, gli Stati membri hanno la facolta' di ampliare o di riordinare il testo della colonna 1, qualora ritengano opportuno adattarlo alle consuetudini locali. Gli elenchi della colonna 1 vanno in ogni caso preordinati.

Per la fase di pianificazione, nelle colonne 2 e 3 occorre indicare gli eventuali lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria ritenuti indispensabili.

La colonna 4 riporta la cadenza di tali lavori.

I rischi connessi con tali lavori sono riportati nella colonna 6. Nel caso in cui i rischi indotti da lavori successivi risultino perfettamente individuati, sempre nella fase di pianificazione e di intesa con il progettista e il committente, si procedera' alla definizione delle soluzioni da adottare per neutralizzare i rischi in oggetto.

Sulla base delle soluzioni adottate si dovranno dedurre idonei orientamenti e provvedimenti in materia di sicurezza, da registrare nelle colonne 7 e 8. Nella colonna 7 si riportano le misure atte a neutralizzare i rischi nonche' la natura degli equipaggiamenti di sicurezza, che verranno incorporati nell'edificio o diventeranno di proprieta' del committente. La scelta si effettua nella fase di progettazione.

Le voci principali comprendono tutte le attrezzature di proprieta' attuale o potenziale del committente, facenti parte di un catalogo di interventi da adottare per determinati lavori connessi con l'acquisizione di ponteggi, montacarichi, strutture protettive di volte e vetrate, oltre ad elementi incorporati quali ballatoi, pannelli per tetti piani o ancoraggi per ponteggi.

Nella colonna 8 sono indicate le attrezzature che il committente non intende installare od acquistare, ma che sono indispensabili per prevenire i rischi derivanti da futuri lavori.

Anche queste attrezzature vanno previste in fase di progettazione. In questo caso si dovrebbe elencare tutta la gamma di prodotti presenti sul mercato, per offrire al committente una scelta adeguata. Esempi di attrezzature che possono essere ordinate in locazione sono i montacarichi e le passerelle.

Anche se il committente non prevede di effettuare con i propri mezzi i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, nella colonna 8 si registrano comunque tutte le attrezzature che, pur non essendo di proprieta' del committente, si ritengono indispensabili per l'esecuzione di lavori futuri.

Si puo' lasciare alla ditta incaricata dei lavori la responsabilita' di scegliere le attrezzature ausiliarie da adottare, purche' le loro caratteristiche corrispondano ai criteri prefigurati nella colonna 8.

Considerando che il progettista e' quello che meglio conosce le caratteristiche dell'opera, e' preferibile affidare al medesimo la responsabilita' della scelta dei provvedimenti di salvaguardia, delle attrezzature e degli elementi ausiliari nonche' della registrazione diretta o indiretta nelle colonne 7 e 8. Nella colonna 5 si indicano le ditte incaricate dell'esecuzione dei lavori.

Nel caso in cui l'esecutore dei lavori sia lo stesso committente, quest'ultimo e' tenuto a registrare il nominativo del responsabile dei lavori. Questa colonna deve essere completata all'atto della "consegna chiavi in mano" dell'opera che, fin dall'inizio della sua utilizzazione rientra nel regime che ne prevede la manutenzione ordinaria e straordinaria.

Si consiglia di lasciare spazio sufficiente fra le righe del testo poiche', in particolare per le colonne 5 e 8 e' prevedibile che nel corso del tempo occorra portare delle modifiche.

Qualora l'opera subisca delle trasformazioni, con conseguente presenza di nuovi rischi, il responsabile di quel punto 10 della parte A sara' tenuto a registrare direttamente o indirettamente i rischi eventuali ed individuare le soluzioni atte ad eliminare tali pericoli.

Nello stesso tempo occorre registrare le modifiche apportate all'opera nella parte C - ". . ." - dotazione".

Tale e' la procedura da seguire per garantire un aggiornamento permanente del "fascicolo".

Parte B - "dati relativi agli equipaggiamenti in dotazione dell'opera". Anche questa parte assume la forma di schede di controllo. Come nella parte B nell'intestazione figura la denominazione dell'opera.

Le colonne 1, 2, 3 e 4 sono compilate nella fase di progettazione e di esecuzione, mentre la colonna 6 e' riservata alla registrazione di modifiche apportate nel corso della fase di esecuzione e della durata di vita dell'opera.

La colonna 1 va redatta con uno schema prefissato. Nel presente documento ad esempio compare una classificazione anche se non esaustiva. E' lasciata ai singoli Stati membri la facolta' di modificare il testo della colonna 1 all'atto dell'adozione del fascicolo che tuttavia deve essere confermata in modo tale da riportare chiaramente tutte le documentazioni che interessano l'opera.

Nelle colonne 2 e 3 vanno spuntate le voci relative ai documenti effettivamente disponibili per l'opera. Qualora tali documenti non siano disponibili, occorre apporre una crocetta nella colonna 3.

A questo punto esistono due possibilità. Qualora l'opera non sia corredata di tali dispositivi, occorre indicare "mancante" nella colonna 6, se invece tali dispositivi sono disponibili, ma mancano le corrispettive documentazioni, occorre indicare nella colonna 6 la voce "non disponibile".

Se si spunta la colonna 2, alla stessa altezza va registrato nella colonna 4 il numero del progetto o di repertorio e nella colonna 5 la localita' in cui si possono ritrovare le documentazioni sulla dotazione del cantiere.

In caso di dislocazione o di trasformazione delle attrezzature, le documentazioni vanno citate nella colonna 4 e il luogo in cui sono conservate nella colonna 5. Nella colonna 6 e' registrata la data delle modifiche con eventuali osservazioni.

Considerando che durante la durata di vita di un'opera in tutti i compartimenti possono verificarsi delle modifiche, e' consigliabile prevedere spazio sufficiente per la registrazione.

IV Manutenzione dell'opera

IV A.1 Manutenzione ordinaria e straordinaria dell'opera: (denominazione)

Lavori di revisione

Per il compartimento Indispens.

Cadenza Ditta incaricata Rischi potenziali Dispositivi di sicurezza in esercizio Attrezzature ausiliarie in locazione Osservazioni

1 2 - 3 4 5 6 7 8 9

( voci colonna 1 )

1. Sul terreno del committente per i seguenti impianti:

a - gas

b - acqua potabile

c - fognature

d - vapore

e - elettricita'

f - altri impianti di alimentazione e/o di scarico

g - Aria compressa

h - Impianti idraulici

2. Nelle vie di circolazione

a - strade

b - ferrovie

c - idrovie

3. In edifici o parti di edifici (denominazione)

a - verifica di singoli elementi, ad esempio:

  • - cedimenti
  • - protezione anticorrosiva

b - tetti piani

c - tetti a forte inclinazione

d - facciate

e - locali chiusi che a causa dello spazio ristretto o della presenza di rischi dovuti a materiale pericolosi, corrente elettrica o irradiamento esigono criteri particolarmente rigorosi.

f - Attrezzature direttamente collegate con l'edificio, ad es.

  • - pali per antenne
  • - colonne montanti sporgenti del tetto
  • - impianti parafulmine
  • - elevatori
  • - serbatoi a pressione

g - camini

h - dispositivi di sicurezza incorporati all'edificio per futuri lavori ad es.

  • - ballatoi
  • - incastellature di sostegno
  • - ancoraggi per ponteggi
  • - Dispositivi di sicurezza per lavori futuri non incorporati all'edificio, ad es.:
  • - montacarichi
  • - strutture protettive di volte vetrate
  • - parapetti provvisori
  • - passarelle

IV. A. 2 Manutenzione ordinaria e straordinaria dell'opera: (denominazione)

Lavori di sanatoria e di riparazione

Compartimenti dell’opera con indicazione dei corpi di mestiere interessati Indispens.

Cadenza Ditta incaricata Rischi potenziali Dispositivi di sicurezza in esercizio Attrezzature ausiliarie in locazione ( voci colonna 1)

1. Sul terreno del committente nei seguenti impianti:

a - fognature

  • - lavori di sanatoria

b - altri impianti di alimentazione e di scarico

2. Nelle vie di circolazione

a - strade

  • - lavori di sanatoria

b - trasporto su rotaie

  • - binari
  • - traversine
  • - segnaletica

c - vie d'acqua

d - uscite di emergenza e di salvataggio

  • - lavori di sanatoria
  • - opere esterne

3. Nell'edificio o in parti del medesimo (denominazione)

a - camini

  • - pulizia dei camini
  • - lavori da lattoniera
  • - lavori in muratura

b - finestre

  • - pulizia
  • - pulizia vetri
  • - lavori da lattoniera
  • - persiane
  • - balconi
  • - imbiancatura

c - facciate

  • - pulizia
  • - pulizia vetri
  • - lastre in pietra naturale
  • - muratura
  • - impermeabilizzazione
  • - imbiancatura
  • - balconi

d - tetti piani

  • - impermeabilizzazione
  • - lavori da lattoniera
  • - pulizia
  • - impianti elettrici
  • - impianti parafulmine
  • - imbiancatura

e - tetti a forte pendenza

  • - ricoprimento tetto
  • - lavori da lattoniera
  • - impianti elettrici
  • - impianti parafulmine

f - grondaie nei tetti a forte pendenza

  • - pulizia
  • - tinteggiatura

g - locali chiusi che a causa dello spazio ristretto o della presenza di rischi dovuti a materiali pericolosi, corrente elettrica, o radiazioni esigono criteri rigorosi

  • - pulizia
  • - impianti elettrici
  • - lavori di saldatura
  • - impermeabilizzazione

h - attrezzature incorporate all'edificio ad es.:

  • - pali per antenne
  • - impianti elettrici
  • - tinteggiatura
  • - elementi anticorrosione
  • - colonne montanti sporgenti dal tetto
  • - elevatori
  • - serbatoi a pressione

i - dispositivi di sicurezza incorporati all'edificio per lavori succesivi ad es.:

  • - parapetti provvisori
  • - impianti elettrici
  • - tinteggiatura
  • - pulizia
  • - pannelli provvisori
  • - protezioni anticorrosione
  • - tinteggiatura
  • - ancoraggi per ponteggi

l - attrezzature di sicurezza per lavori successivi, non incorporati all'edificio, ad es.:

  • - montacarichi
  • - strutture di protezione volte vetrate
  • - protezioni laterali
  • - passarelle

IV. D. 2 Dati relativi agli equipaggiamenti in dotazione all'opera: (denominazione)

Documentazione per: Disponibili

N. del progetto e/o di repertorio Posa (sito)

1. Attrezzature e impianti in esercizio sul terreno del committente (schemi delle dotazioni)

a - gas

b - acqua potabile

c - fognature

d - drenaggi

e - vapore

f - corrente ad alta tensione

g - telecomunicazioni

h - altri impianti di alimentazione e/o di scarico

2. Vie di circolazione ad es.

a - strade

b - ferrovie

c - vie d'acqua

3. Uscite di emergenza e di salvataggio

4. Edificio o parti dell'edificio (denominazione)

a - struttura portante

  • - calcolo statico
  • - progetti esecutivi

b - descrittivi (materiali impiegati)

c - schemi facciate

d - ricoprimento e impermeabilizzazione tetto

e - protezione anticorrosione

f - impianti di ventilazione

g - impianti di riscaldamento e di acqua potabile

h - impianti del gas all'interno dell'edificio

i - impianti idrici all'interno dell'edificio

j - impianti fognari all'interno dell'edificio

k - antenne incorporate all'edificio

l - antenne incorporate all'edificio

m - impianto parafulmine

n - impianto telefonico

o - sirene antincendio e impianti antincendio

p - schema delle uscite di emergenza e di salvataggio nell'edificio.

Le tavole che costituiscono l’impalcato devono essere fissate in modo che non possano scivolare sui traversi metallici.

E' fatto divieto di gettare dall'alto gli elementi metallici del ponte.

E' fatto divieto di salire e scendere lungo i montanti.

Per i ponteggi metallici valgono, in quanto applicabili, le disposizioni relative ai ponteggi in legno

 

I contenuti previsti dall'allegato XVI

Il fascicolo comprende tre capitoli:

CAPITOLO I – la descrizione sintetica dell’opera e l’indicazione dei soggetti coinvolti (scheda I)

CAPITOLO II – l’individuazione dei rischi, delle misure preventive e protettive in dotazione dell’opera e di quelle ausiliarie, per gli interventi successivi prevedibili sull’opera, quali le manutenzioni ordinarie e straordinarie, nonché per gli altri interventi successivi già previsti o programmati (schede II-1, II-2 e II-3).

Le misure preventive e protettive in dotazione dell’opera sono le misure preventive e protettive incorporate nell'opera o a servizio della stessa, per la tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori incaricati di eseguire i lavori successivi sull’opera.

Le misure preventive e protettive ausiliarie sono, invece, le altre misure preventive e protettive la cui adozione è richiesta ai datori di lavoro delle imprese esecutrici ed ai lavoratori autonomi incaricati di eseguire i lavori successivi sull’opera.

Al fine di definire le misure preventive e protettive in dotazione dell’opera e quelle ausiliarie, devono essere presi in considerazione almeno i seguenti elementi:

a) accessi ai luoghi di lavoro;

b) sicurezza dei luoghi di lavoro;

c) impianti di alimentazione e di scarico;

d) approvvigionamento e movimentazione materiali;

e) approvvigionamento e movimentazione attrezzature;

f) igiene sul lavoro;

g) interferenze e protezione dei terzi.

Il fascicolo fornisce, inoltre, le informazioni sulle misure preventive e protettive in dotazione dell’opera, necessarie per pianificarne la realizzazione in condizioni di sicurezza, nonché le informazioni riguardanti le modalità operative da adottare per:

a) utilizzare le stesse in completa sicurezza;

b) mantenerle in piena funzionalità nel tempo, individuandone in particolare le verifiche, gli interventi manutentivi necessari e la loro periodicità.

CAPITOLO III - i riferimenti alla documentazione di supporto esistente (schede III-1, III-2 e III-3)

 

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