Dossier Tecnojus » Testo Unico Edilizia » definziioni

Legale - art. 3, lettera c, d.p.r. n. 380/2001

"gli interventi edilizi rivolti a conservare l’organismo edilizio e ad assicurarne la funzionalità mediante un insieme sistematico di opere che, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell’organismo stesso, ne consentano destinazioni d’uso con essi compatibili. Tali interventi comprendono il consolidamento, il ripristino e il rinnovo degli elementi costitutivi dell’edificio, l’inserimento degli elementi accessori e degli impianti richiesti dalle esigenze dell’uso, l’eliminazione degli elementi estranei all’organismo edilizio".

Giurisprudenziale

Cass. Pen. Sez. III, 6 Dicembre 2006 n. 40189
Nella nozione di restauro e risanamento conservativo, il D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, art. 3, comma 1, lett. c), con definizione già fornita dalla L. n. 47 del 1985, art. 31, comma 1, lett. c), identifica gli interventi "rivolti a conservare l'organismo edilizio e ad assicurarne la funzionalità mediante un insieme sistematico di opere che - nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell'organismo stesso - ne consentano destinazioni d'uso con esso compatibili". La finalità di rinnovare l'organismo edilizio in modo sistematico e globale, deve essere attuata - poiché si tratta pur sempre di conservazione - nel rispetto dei suoi elementi essenziali "tipologici, formali e strutturali".

Secondo la giurisprudenza di questa Corte Suprema, infatti:

- gli interventi di manutenzione e di risanamento conservativo devono comunque accedere ad un edificio preesistente edificato legittimamente, poiché l'assenza originaria di un titolo abilitativo priva il Comune del parametro di legalità al quale deve riferirsi il potere di autorizzare la realizzazione di opere strettamente connesse a quanto conserva caratteristiche di contrarietà all'assetto urbanistico del territorio;

- l'intervento di ristrutturazione di una costruzione originariamente abusiva costituisce ripresa dell'attività illecita, integrando un nuovo reato edilizio (vedi Cass, Sez. 3, 11.10.2005, Daniele).

 

Inizio pagina