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Speciale dedicato al CALCESTRUZZO

Tecnojus intende, attraverso questo Speciale, dare evidenza alle conoscenze necessarie e/o opportune per orientare la progettazione e l'esecuzione alla qualità e ad ogni altra attenzione nella direzione della responsabilità.

ll requisito della durabilità nel DM 14-01-2008

"Per garantire la durabilità delle strutture in calcestruzzo armato ordinario o precompresso, esposte all’azione dell’ambiente, si devono adottare i provvedimenti atti a limitare gli effetti di degrado indotti dall’attacco chimico, fisico, dalla corrosione delle armature e dai cicli di gelo e disgelo."

"A tal fine il progettista, valutate opportunamente le condizioni ambientali del sito ove sorgerà la costruzione o quelle di impiego, deve fissare le caratteristiche del calcestruzzo da impiegare (composizione e resistenza meccanica), i valori del copriferro e le regole di maturazione."

"Ai fini della valutazione della durabilità del conglomerato cementizio, unitamente alla “Resistenza di prelievo” (ndr: valore medio della resistenza a compressione ottenuta su 2 provini derivanti da un dato prelievo), può essere determinato il valore della profondità di penetrazione dell’acqua in pressione in mm."

"Per la prova di determinazione della profondità della penetrazione dell’acqua in pressione nel calcestruzzo indurito vale quanto indicato nella UNI EN 12390-4."

"Al fine di ottenere la prestazione richiesta, il progettista potrà fare utile riferimento alle indicazioni contenute nelle Linee Guida sul calcestruzzo strutturale edite dal Servizio Tecnico Centrale ovvero nelle norme UNI EN 206-1 ed UNI 11104."

"Per la definizione della classe di resistenza in funzione delle condizioni ambientali il progettista potrà far riferimento alla norma europea EN 206-1 ovvero alle “Linee guida sul calcestruzzo strutturale” edite dal Servizio Tecnico Centrale della Presidenza del Consiglio superiore dei lavori pubblici."

Occorre dare evidenza la fatto che il concetto di durabilità va associato a quello di vita utile in servizio espressa dalle norme tecniche sulle costruzioni:

"Le strutture e gli elementi strutturali devono essere progettati, eseguiti, collaudati e soggetti a manutenzione in modo tale da consentirne la prevista utilizzazione, per tutta la vita utile di progetto, in forma economicamente sostenibile e con il livello di sicurezza previsto dalle presenti norme."

"La durabilità, definita come conservazione delle caratteristiche fisiche e meccaniche dei materiali e delle strutture, è una proprietà essenziale affinché i livelli di sicurezza vengano
garantiti durante tutta la vita utile di progetto dell’opera."

"La durabilità è funzione dell’ambiente in cui la struttura vive e del numero di cicli di carico cui la struttura potrà essere sottoposta."

"La durabilità si ottiene:

La durabilità nelle Linee Guida sul calcestruzzo strutturale del STC

Anche le linee guida del Servizio Tecnico Centrale della Presidenza del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici riporta indicazioni sulla durabilità, distinguendo la durabilità del calcestruzzo da quella della struttura. Al tal fine si ritiene opportuno riportare alcuni passi significativi sugli obblighi contenuti in questo "documento" richiamato dalla normativa tecnica (il DM).

"Agli effetti della vita in servizio occorre distinguere tra durabilità potenziale del calcestruzzo, inteso come materiale da utilizzare in una specificata condizione ambientale, e durabilità effettiva del calcestruzzo in opera, cioè con le proprietà che esso ha nel contesto della struttura."

"Premesso che ogni fenomeno di deterioramento che si manifesta in una struttura è la conse-
guenza della incompatibilitàtra qualità locali del calcestruzzo e condizioni locali di esposizione, appare evidente che la vita in servizio associata al calcestruzzo come materiale potrà essere effettivamente raggiunta nella struttura purchè , a posa in opera avvenuta, la qualità del calce-
struzzo non sia stata in qualche modo compromessa e purchè le condizioni di esposizione stimate in sede di progetto non subiscano nel tempo variazioni di rilievo."

"I fattori responsabili di variazioni negative nelle proprietà locali del calcestruzzo possono avere
origine:
a) dalla complessità delle scelte architettoniche e progettuali;
b) dall'adozione di procedure di lavorazione non adatte alla specifica applicazione o, se adatte,
non attuate correttamente;
c) dalla inefficacia del controllo di qualità ;
d) dall'impiego di materiali non idonei, negli interventi di ripristino.

Poichè quanto specificato nel presente paragrafo circa la composizione del calcestruzzo (Tab. 11) ha come scopo l'ottenimento di un materiale con ridotta permeabilità , è fondamentale per la durabilità della struttura evitare:
a) la presenza di vuoti dovuti ad inadeguata compattazione o a non omogenea distribuzione dell'impasto nella cassaforma;
b) la formazione di fessure da ritiro plastico;
c) l'interruzione anticipata della stagionatura protetta;
d) la riduzione del copriferro al di sotto del limite minimo previsto.

Valutazione della durabilità ovvero della qualità del cls durabile

Il DM in parola prescrive che il calcestruzzo va prodotto in controllo di qualità, stabilendo che debbano essere eseguiti dei controlli sulla resistenza caratteristica definita in sede di progetto.

Ai fini della durabilità, le linee guida sul calcestruzzo strutturale individuano proprio nella misura della resistenza a compressione (resistenza caratteristica) il controllo di qualità del calcestruzzo durabile nella pratica ordinaria.

"Il criterio ha come riferimento la relazione permeabilità - rapporto a/c - resistenza meccanica. Al diminuire di a/c, diminuisce il volume dei pori capillari o penetrabili dalle sostanze presenti nell'ambiente di esposizione e di conseguenza diminuisce la permeabilitaÁ mentre aumenta la resistenza meccanica."

"Benchè non vi sia una relazione lineare decrescente tra permeabilità e resistenza, tuttavia il controllo della durabilità attraverso la resistenza risulta sufficientemente affidabile."

"La interruzione anticipata della stagionatura protetta ha notevoli effetti negativi sulla permea-
bilità perchè causa una diminuzione del grado di idratazione del legante. Alle temperature ordinarie la velocità di idratazione del cemento diminuisce a valori trascurabili se la umidità relativa interna dell'impasto scende al di sotto dell'80%."

"Quando la stagionatura protetta viene interrotta, e l'acqua che non ha ancora reagito è
allontanata a causa dell'essiccamento subito dal calcestruzzo nell'equilibrare la sua umidità interna con quella dell'aria, la porositaÁ dei pori penetrabili dalle sostanze contenute nell'ambiente - cioè dei pori che determinano la permeabilità , anche noti come pori capillari - risulterà piuttosto alta, indipendentemente dal basso rapporto a/c usato."

"Pertanto la permeabilità sarà maggiore proprio negli strati più esterni cioè nella zona della struttura alla quale è affidato il compito di rallentare la penetrazione degli agenti esterni."

Bibliografia: in costruzione

Documenti di approfondimento da scaricare